Appuntamento serale con lo zio Dave

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Appuntamento serale con lo zio Dave

Oh! Lo zio Dave mi ha appena chiesto di uscire con lui e la sua nuova ragazza! L'idea mi ha fatto ballare abbastanza per la mia stanza. Voglio dire, ho appena compiuto 13 anni e la maggior parte dei ragazzi non mi ha guardato nemmeno due volte. Ero magro e, a parte i capezzoli gonfi, ero ancora piatto come una frittella. Quindi immagino che forse stavo fantasticando di andare ad un vero appuntamento. Lo zio Dave era piuttosto carino, sai, per essere un ragazzo più grande. E aveva giocato con la mia figa ormai da alcuni anni. Non mi aveva messo il cazzo dentro, ma giocavamo insieme il più spesso possibile.

Potevo sentire lo zio Dave nel corridoio del soggiorno parlare con mia madre. Uscii dal bagno con indosso un prendisole leggero e le infradito. Non ho messo quell'odioso reggiseno da allenamento che mamma ha sempre voluto che indossassi. Mi sono messa le mutandine del bikini più piccole.

"Guardati, bellissima," disse zio Dave mentre saltavo nella stanza.

"Ciao," gli ho dato una rapida stretta al collo. Poi si rivolse alla mamma e strinse anche lei: "Ciao mamma, ti voglio bene".

Lo zio Dave si limitò ad alzare le spalle mentre lui e la mamma condividevano una risata per la mia evidente eccitazione. Mi ha seguito fuori dalla porta. Aprì la portiera del passeggero: "Salta davanti". Puoi sederti tra me e Maria."

Beh, questo è inaspettato. Ma sono salito. Non era ancora andato a prendere Maria, quindi eravamo solo io e lui. Ha fatto retromarcia fuori dal vialetto e si è diretto lungo la strada. Una volta che fummo ben fuori dal mio quartiere, si rivolse a me: "Dai tesoro, vieni qui in mezzo. Facciamo finta che tu sia la mia ragazza finché non arriviamo da Maria".

È stato fantastico! Volevo così tanto uscire e fare sesso vero con i ragazzi. A dire il vero c'erano anche alcune ragazze nella mia scuola con cui non mi dispiacerebbe giocare. Finora, questo è quanto di più vicino fossi arrivato a un vero appuntamento. Tanto vale impegnarsi... finché non troviamo la vera ragazza. Scivolai attraverso il sedile fino al centro.

Zio Dave sorrise e mi cinse con un braccio mentre mi appoggiavo a lui. Portò la sua grande mano per posarla leggermente sul mio seno destro. O meglio, se ci fosse un seno se non fossi così piatta. I miei capezzoli erano molto sensibili e, ogni tanto, la mano di zio Dave li sfiorava. Mi stava facendo impazzire.

Come se potesse leggermi nel pensiero, inserì la mano nella spallina del mio vestito e iniziò a giocare con il mio capezzolo duro come la roccia. "mmmmmm" gemetti. "Alla bambina piace, vero?" chiese. Tutto quello che potevo fare era gemere di nuovo. Oh wow, potevo sentire la mia figa inzupparmi le mutandine.

L'auto rallentò e zio Dave accostò in un tratto buio dell'autostrada. Spostò la cinghia da parte e abbassò la bocca sul mio capezzolo. Lo succhiò e lo mordicchiò finché pensai che stavo per venire proprio lì. "Hai un sapore così buono, tesoro. Maria adorerà assaggiarti!"

Che cosa? Ha appena detto quello che pensavo avesse detto? Oh mio. Adesso ero nervoso ed emozionato. Lo zio Dave aveva portato Maria a conoscere me e mia madre un paio di settimane fa. Era una donna esotica dai capelli scuri, con un seno rotondo e pieno, una pancia piatta e gambe meravigliose. Anche lei era molto affettuosa con me. Mi ha abbracciato un paio di volte durante la loro visita, assicurandosi di premere il mio viso sulla sua scollatura che veniva messa in risalto dalla sua camicetta scollata. E ora lo zio Dave mi diceva che Maria voleva assaggiarmi! Pensavo che forse fossi morto e andato in paradiso.

Ci siamo separati e lui ha ripreso la macchina lungo l'autostrada. Maria viveva in città in un adorabile appartamentino. Quando zio Dave bussò, potemmo sentirla gridare di entrare e sederci. Entrammo nell'appartamento pulito e ordinato e ci sedemmo sul divano. "Torno subito", gridò.

Maria emerse dalla camera da letto con un prendisole quasi trasparente. Penso di aver cominciato a sbavare perché potevo appena distinguere i suoi capezzoli scuri attraverso il tessuto. Lei venne verso di me con le braccia aperte. "Oh, Lana, sei così carina!" Mi abbracciò come prima premendomi i suoi ampi seni sul viso. Mentre mi teneva la testa con una mano, con l'altra mano mi stringeva leggermente le piccole natiche. "Sei semplicemente adorabile," disse mentre si chinava e mi baciava direttamente sulla bocca.

Non so perché, a parte il fatto che in quel momento ero così arrapato che la mia bocca si è messa in moto prima del cervello, ho sbottato: "Lo zio Dave ha detto che ti sarebbe piaciuto il mio sapore". Fui immediatamente mortificato mentre si guardavano, momentaneamente scioccato. Poi, scoppiarono a ridere. "Sì, piccolino," disse finalmente Maria, "penso che adorerò il tuo sapore. Non vedo l'ora di avere la mia lingua nella tua piccola figa." Ho deglutito a fatica. Nemmeno io potevo aspettare.

Beh, visto che siamo tutti della stessa opinione, perché non ci spogliamo e ci divertiamo un po'?" disse zio Dave, ancora seduto sul divano. Maria e io ci siamo immediatamente infilati i vestiti sopra la testa. Lei ha allungato la mano e mi sono abbassata le mutandine, prendendomi un momento per baciare e leccare le mie piccole tette. "OOOH che sensazione così bella," ho detto quando ho notato che anche zio Dave si era spogliato e si stava massaggiando il cazzo.

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