La mia sorellina: Prologo

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La mia sorellina: Prologo

Questo è il prologo di una serie di storie piene di speranza che scriverò in futuro.
Se vuoi solo farti una sega, questo prologo probabilmente non fa per te, ma se sei interessato a una trama, leggi e commenta/recensisci.
Grazie.









La mia sorellina: il prologo



Mi sono svegliato al suono familiare della mia sorellina, Stacy, che rideva mentre si arrampicava sul mio letto, aveva dieci anni ed era carina da morire, aveva un bel nasino a bottone, un viso dolce e minuto e capelli ramati che incorniciavano il suo viso magnificamente .

L'ho afferrata per la vita e l'ho girata a testa in giù, ho giocato con lei facilmente a causa della sua statura molto piccola e del peso trascurato.
Mi alleno regolarmente e ho sviluppato una massa muscolare impressionante all'età di 16 anni.
Ero alto un metro e ottanta ed ero molto più grande di qualsiasi altro membro della mia famiglia.
La mia altezza l'ho presa da mio padre che se n'è andato prima che io nascessi ed è tornato solo per scopare mia mamma e metterle nella pancia la mia sorellina.

"Stai attento con lei." mia mamma disse dalla porta: "Ora vado a lavorare Jack", "prenditi cura di lei, preparale il pranzo e la cena, stasera tornerò a casa tardi".
"va bene mamma." dissi prima di riprendere a solleticare mia sorella fino a quella che può essere descritta solo come una risatina.

L'ho afferrata e l'ho appoggiata sopra di me, lei era seduta dritta, entrambe le gambe accanto a me, cavalcandomi in posizione da cowgirl se non fosse stato per le coperte che erano tirate su fino alla vita.
Indossava una mia vecchia maglietta bianca carina e delle piccole mutandine di cotone bianco. L'ho esaminata mentre sento mia madre sbattere la porta mentre se ne va. Si sedette su di me senza alcuna preoccupazione al mondo, tracciando silenziosamente il contorno del mio pacchetto di sei e dell'ombelico.

Mi ha colpito l'ombelico più forte che poteva con le sue piccole dita, emettendo un piccolo suono "bop" mentre lo faceva.
Ho reagito afferrandola e lanciandola al mio fianco. Le ho strappato la maglietta per rivelare il suo piccolo corpo prepuberale.
Era molto magra e aveva piccoli capezzoli gonfi, senza seni da cui ricavare qualcosa.

Era completamente nuda, a parte un piccolo paio di mutandine.
Ho preceduto il suo ombelico più volte e il solletico incessantemente. Lottò per scappare mentre rideva senza pensarci. Ci stava riuscendo perché non avevo alcuna influenza dalla posizione in cui mi trovavo, quindi mi sono arrampicato su di lei tra le sue piccole gambe per impedirle di scappare,

Il mio cazzo semieretto era appoggiato sulle sue mutandine attraverso le mie, misurava 8 pollici al completo e 8 e mezzo nelle giornate buone.
Devo essermi mosso leggermente su e giù mentre il mio cazzo le schiaffeggiava lo stomaco e l'inguine.
Lei ha smesso di ridere e mi ha chiesto cosa fosse, io ho risposto che non era niente e mi sono spostata da sopra per sdraiarmi accanto a lei.
Era una ragazzina curiosa e non accettava un no come risposta,
"Jack? Cos'era quello? Era dove dovrebbe essere la tua figa!"
"Gli uomini non hanno i pantaloni, Stace! Abbiamo i piselli." Poi ho spiegato.

Non ho detto cazzo per salvare la sua innocenza, il che era strano visto quello che alla fine le avrei fatto.

"Un pisellino?" chiese.
"Sì, abbiamo delle piccole cose dove c'è la tua figa e questo è tutto ciò che ti ha schiaffeggiato quando mi sono mosso."
"Non era poco, era grande e faceva male" mi fece i complimenti.
"Mi dispiace Stace, cercherò di stare attento."

L'abbiamo lasciato lì, mi sono alzato, mi sono fatto la doccia, ho fatto il bagno a Stacy e ho vestito anche lei.
Facevamo colazione, pranzo e cena facendo piccole cose per passare il tempo.

Mia madre era tornata a casa, si era fatta subito una doccia e si era messa in ghingheri.
"Stasera esco e starò con un'amica", disse entrando nel soggiorno indossando degli orecchini a cerchio.
Uscire e stare con un'amica era il modo in cui mia madre diceva che aveva intenzione di bere molto e di prostituirsi con un ragazzo a caso.

La mia sorellina dormiva accoccolata tra le mie braccia e lo faceva già da un po'.
"Prenditi cura di tua sorella, chiudi la porta e tornerò domani prima o poi." se n'è andata subito dopo.

Ho portato la mia sorellina nella sua cameretta rosa e l'ho adagiata sul letto.
Ho iniziato a spogliarla e ho continuato finché non ha indossato di nuovo solo le mutandine, la mia mente è tornata a lei stamattina quando le ho dato una pacca sull'inguine con il mio cazzo e ho iniziato a tracciare le sue mutandine lì per lì.
Potevo sentire il contorno delle sue piccole labbra della figa e del suo culo pronunciato attraverso le sue gambe.
Mi sono fermato, rendendomi conto di quello che stavo facendo, l'ho coperta con le coperte e sono andata a letto.

Sono stato svegliato dalla mia sorellina inginocchiata sul mio letto che mi spingeva leggermente e sussurrava il mio nome.
"Jack, Jack!"
"...u... eh? Cosa?"
"Ho avuto un incubo... ho davvero paura"
Mi sono seduto e ho capito subito che era pietrificata, tremava.
"Oh Dio; Ok... vuoi dormire qui con me?" Ho chiesto.
"Mi terrai al sicuro?" non aveva bisogno di una risposta perché prima che potessi farlo, era sotto le mie coperte, annidata nel mio petto.
Siamo rimasti sdraiati così per un po', poi lei si è girata dandomi le spalle.
Siamo rimasti sdraiati lì normalmente per qualche istante, poi ha iniziato a trascinare il culo nel mio cazzo e ad afferrare la mia mano forte al suo petto, o più specificamente alle sue tette inesistenti.
Ho iniziato a diventare duro perché ogni due minuti lei muoveva il culo da un lato all'altro, facendo sbattere il mio cazzo.
"mmm..." emise un lieve lamento.
Il mio pene è diventato più grande e ha iniziato a scivolare tra le sue gambe, molto presto il mio cazzo si è ritrovato orizzontalmente contro la sua figa.
"Che cos'è!" disse allarmata mentre stringeva le cosce e si allontanava all'improvviso, facendomi una mezza sega.
"Va bene!" L'ho afferrata e le ho impedito di dimenarsi.
"È il mio coc... intendo Willy."
"Non è il tuo pisellino!" disse sembrando molto confusa.
"Cosa vuoi dire!? Certo che lo è!" Ho detto con forza.
"Ma è davvero dura, stamattina mi sentivo un po' morbida!"
"Cambia situazione."
"Cosa intendi?" chiese, confusa.

Adesso era seduta appoggiata sulle braccia.
Anch'io mi sono seduto; Accesi la lampada sul comodino, anche se c'era una piccola quantità di luce emessa dalla povera lampada, entrambi sussultammo per la nuova introduzione della luce nella stanza.
"Cosa vuol dire che cambia? e perché prima lo chiamavi coc?"

"Per cominciare, è Cock, ok? Ed è quello che gli adulti chiamano pisellino."
"C'è un nome da adulti anche per la mia figa?" chiese in tono eccitante
"Sì", sospiro, "la chiamiamo Figa"
"Wow, Pussssy..." disse con un'espressione sessuale involontaria.
"Sì"
"Allora come fa il tuo, ...cazzo..., a diventare più grande"
"Beh... Quando un uomo esce con una donna che gli piace, il suo cazzo diventa grosso." Cerco di spiegarlo come meglio posso.
"Perché?" chiede, mettendomi in una posizione imbarazzante.

So che è troppo piccola per far parlare gli uccelli e le api, ma se non glielo dico lo chiederà a mamma, e questo potrebbe causarmi ogni genere di problemi.

"Beh... Um... Quando a un uomo piace una donna il suo cazzo diventa duro... Quindi può metterglielo... Dentro la sua figa."
"vuoi dire nel mio buco della figa!?" disse scioccata.
"è pazzesco! Non entrerebbe mai dentro di me!"
"Conosco Stace, è perché sei troppo giovane, diventerà più grande quando sarai più grande, quindi sarai in grado di adattarti."
"Ok, allora metti il ​​tuo cazzo nella figa di mamma?" ha chiesto, cosa che mi ha scioccato.
"Cosa!? No! Certo che no, perché me lo chiedi?"
"Beh, hai detto che l'hai messo dentro una ragazza che ti piace, ti piace la mamma, vero?" chiese innocentemente.
"Non nello stesso modo di Stace. Quando ho detto che l'hai messo dentro una ragazza che ti piace, intendevo una ragazza di cui ti sei innamorato."
"non mi ami!?"
"beh certo stace, ma..."
"Quindi me lo metteresti?"

Stavo per dire di no, non l'avrei mai fatto, ma poi ho guardato la mia sorellina, sembrava così dolce nella penombra.
I suoi capelli ramati le cadevano sul viso dopo il lungo sonno che aveva avuto.
Il suo naso abbottonato e gli occhi azzurri puri, pozze di bellezza temprata.
Piccole lentiggini le punteggiavano il viso e le labbra, di un perfetto rosa-rossastro che sembrava dire che voglio baciarti così tanto.
Ed è stato allora che ho realizzato che avevo guardato mia sorella esaminando la sua bellezza per un breve periodo di tempo e ho realizzato che era più bella di qualsiasi ragazza avessi mai visto.
Il mio cazzo era duro come la roccia, pulsava e voleva, no, aveva bisogno di essere dentro di lei.
Ma non potevo, non adesso almeno, è troppo giovane per capire.
Lo avrebbe raccontato a qualcuno e, peggio ancora, l'avrei ferita terribilmente.

Ora dovrei dire per la cronaca che amo mia sorella più di quanto chiunque legga questo possa capire, e non le farei mai del male, non importa quale sia la causa.

"Stace ascolta, fratelli e sorelle non possono farlo, è cattivo."
"Ma ti amo Jack!"
"e ti amo stace, dio, non puoi capire!"
"Non sono un ragazzino! Non riesco a capire perché non me lo vuoi dire!" mi urla.
Incrocia le braccia sbuffando e si allontana da me.
Afferro una delle sue braccia dolci e morbide e la tiro leggermente verso di me, lei apre istintivamente le braccia e mi abbraccia forte.
"ascolta Stace, quando un uomo si ama in un modo diverso dall'amore familiare, fanno sesso, ed è così che nascono i bambini."
"ma cosa succede se ti amo più dell'amore familiare?" lei disse

Non ho risposto, siamo rimasti lì abbracciati, alla fine ci siamo sdraiati e ci siamo addormentati.
Mi sono svegliato per trovare qualcosa che mi ha scioccato, mia sorella era completamente nuda e si era tolta i miei boxer per rivelare il mio cazzo indurito dal mattino.
Stava spingendo la sua vagina sul mio cazzo nel tentativo di fare sesso con me, fallendo miseramente perché il mio cazzo mostruoso era troppo grande rispetto al suo corpo prepuberale.

Non ero arrabbiato, ora sapevo che volevo che ciò accadesse, ma dovevo porre fine a tutto ciò.

"Cosa stai facendo Stace?" dissi piano per non ferire i suoi sentimenti
Era scioccata e sconcertata dal mio risveglio.
Si allontanò rapidamente, si girò e cominciò a piangere.
L'ho girata e l'ho abbracciata di nuovo vicino a me.
La punta del mio cazzo era appoggiata al suo ombelico e la sua morbida, minuscola e senza peli la collinetta della figa era spinta contro la mia parte interna della coscia.

"Stace, perché lo stavi facendo?"
Rimase in silenzio, salvo qualche grido soffocato.
"Dai Stace, ti prometto che non mi arrabbierò con te"
"È... beh... io davvero... ti amo."
"Adesso pensi di sì, Stace, ma non lo penserai più avanti nella tua vita"
"Lo farò, ti amerò per sempre Jack, voglio che io e te facciamo... sesso e abbiamo bambini."
"Stazio...!"
"So che hai detto che non possiamo perché è cattivo...
"Non è solo la cattiva Stace, potrei essere portato via da te per sempre e rinchiuso se qualcuno lo vedesse o ne sentisse parlare!"
...Quindi non lo diremo a nessuno!"
"quando sarai più grande capirai." L'ho baciata sulla guancia perché intendevo farla finita lì, ma mentre mi allontanavo lei mi ha afferrato il collo e mi ha baciato in pieno.

Le sue labbra morbide e vellutate si intrecciarono con le mie e la sua bocca si aprì leggermente rivelando il tesoro della sua bocca, la sua lingua calda entrò nella mia bocca con un'esperienza sorprendente.
Mi allontanai e la guardai, i suoi occhi innocenti fissavano i miei con senso di colpa e speranza.
Senza pensarci l'ho baciata di nuovo, questa volta avvolgendole un braccio attorno al petto, attirandola verso di me mentre l'altra mano le afferrava il culo grassoccio e lo spostava verso il mio cazzo, strofinando la sua figa contro la mia gamba nel processo.
I nostri corpi nudi si sono sciolti insieme e abbiamo condiviso il bacio più appassionato che abbia mai visto con una ragazza.

Ho interrotto il nostro bacio dopo un minuto di pomiciata e ho iniziato a parlarle mentre le massaggiavo lentamente il corpo su e giù con la mano.
"Questo è sbagliato, Stacy!" Ho discusso con lei.
"Perché!? Tu mi ami e io amo te, perché è sbagliato? È così bello e così giusto."

Ho provato a trovare qualche ragione plausibile per non baciarla di nuovo, ma senza successo. Amavo davvero mia sorella e aveva ragione, perché non dovremmo stare insieme?

"Ti dirò una cosa, Stace, quando ti verranno le prime mestruazioni ti chiederò cosa provi ancora per me, se mi ami ancora... Staremo insieme..."

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