Ti piace il perverso? Mi guardò con quei grandi occhi marroni che mi avevano ipnotizzato nel momento in cui l'avevo incontrata al bar dell'hotel stasera. Avevamo ballato tutta la notte al ritmo tropicale della band portoricana. Adesso giacevo nudo sul letto nella mia camera d'albergo e lei era seduta al mio fianco, le sue gambe lunghe e snelle piegate in due sotto di lei e la camicetta che si apriva su un reggiseno nero e la sua mano sottile e bruna che accarezzava il mio pene eretto. 'Sicuro. Cos'hai in mente?' Era una creatura carina proveniente da Cuba, con il viso...
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