Capitolo quattro Jason era sdraiato sulla schiena, l'aquila distesa e ululava in agonia. A tenerlo inchiodato a terra c'erano diversi fili di filo spinato, che si conficcavano nelle sue mani e nei suoi piedi come lombrichi, mentre riemergono ripetutamente solo per tuffarsi di nuovo verso il basso. Poteva sentire tutto, ogni lacrimazione delle lame di metallo che tagliavano vene e corde muscolari, la spaccatura della sua pelle mentre emergevano e si immergevano, e ogni goccia di sangue che sprizzava dalle arterie lacerate. Aveva già perso tanto sangue, abbastanza da morire già diverse volte, eppure continuava a sibilare dal suo corpo devastato...
1.5K I più visti
Likes 0